Il verdetto sul rapper americano ASAP Rocky è arrivato: il Tribunale americano lo ha giudicato colpevole di aggressione, ma l’artista non andrà in prigione.
ASAP Rocky è colpevole di aggressione, ma non finirà in carcere. Dovrebbe terminare così la lunga vicenda che ha riguardato il rapper americano, tenuto per cinque settimane in prigione in condizioni, a quanto pare, molto dure, prima dell’intervento del presidente americano Donald Trump che gli ha permesso di attendere a casa il verdetto del Tribunale di Stoccolma.
Verdetto che è arrivato alla vigilia di Ferragosto e che condanna l’artista. Tuttavia, non ci sarà alcun nuovo viaggio nelle prigioni svedesi per Rocky. Ecco il motivo.
ASAP Rocky colpevole, ma evita il carcere
Secondo quanto stabilito dal giudice scandinavo, il rapper e le altre due persone incriminate, facenti parte del suo staff, sono condannate solo alla libertà vigilata. Niente carcere, né multe, né servizi sociali.
Merito ovviamente anche delle settimane già trascorse in prigione dall’artista. Rakim Mayers, questo il vero nome di ASAP, dovrà comunque risarcire la vittima, un 19enne di nome Mustafa Jafari. Circa 1000 euro la cifra pattuita (più 20mila di spese legali).
Il verdetto del Tribunale di Stoccolma
A quanto pare la Corte ha ammesso la confessione di ASAP, che aveva dichiarato di aver buttato a terra Jafari e di averlo colpito più volte al braccio e non solo, ma ha rigettato la tesi della legittima difesa.
A rendere meno grave la posizione di Rocky è stata la caduta dell’accusa di utilizzo di una bottiglia rotta per colpire la vittima.
Insomma, dopo la dura esperienza del carcere svedese e il coinvolgimento del mondo politico, la vicenda relativa ad ASAP Rocky sembrerebbe essersi conclusa nella maniera più indolore per tutti. Con buona pace di chi si attendeva in un epilogo diverso.
FONTE FOTO: https://www.facebook.com/asaprocky